La capacità di accompagnare l’altro che soffre passa per l’empatia e per la conoscenza di sé. E riguarda non solo la relazione terapeutica, ma tutte le relazioni
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Da (troppo) vicino proprio nessuno è normale
Adulti distanti e punitivi, quelli del passato. Adulti vicini e spaventati, quelli del presente. Senza la giusta distanza (e la giusta vicinanza) è la relazione con i nostri figli e i nostri alunni che rischiamo di perdere
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Per ritrovarsi serve cercare una scintilla
Un adolescente in crisi con la scuola che è anche un campione di videogiochi, un programmatore in erba che non trova il suo metodo di studio, uno studente universitario alle prese con la disciplina. E la soluzione, che non va cercata dove sembra più facile trovarla
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Figli di genitori separati: serve guardare oltre le crepe
Nella serie di riflessioni su separazioni e divorzi, serve guardare al punto di vista dei figli e al loro coinvolgimento. Alessandra ha vissuto alle soglie dell’età adulta la separazione tra i suoi genitori, trovandosi così a rimettere in discussione ruoli e posizioni familiari.
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Il corpo non mente
Spesso il linguaggio verbale nega ciò che il linguaggio del corpo rivela. Posture, gesti, espressioni del volto, tic, modulazione della voce molto ci dicono dei nostri interlocutori. Durante le sedute di psicoterapia, il modo in cui i pazienti si pongono contraddice talvolta quanto affermano, aprendo una crepa nelle loro difese
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Non chiamatela malattia mentale. Ma ascoltatela
Riceviamo e volentieri pubblichiamo un contributo da parte dell’AIEmm (Associazione per l'Integrazione e contro l'Emarginazione del malato mentale) dopo i recenti fatti di cronaca che hanno riacceso il faro sul tema del disagio psichico e della sua cura
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Sempre più lavoro per i professionisti della psiche
Perché una persona che non soffre di un grave disagio psichico decide di intraprendere una psicoterapia? Le ragioni sono molteplici, ma alla base c’è comunque sempre la volontà di guardarsi dentro e di mettersi in discussione. Oggi, in tempi di crisi incombente e di rapporti sempre più mediati dai social, si fa maggiore il bisogno di ascolto e di relazioni che comportino la concretezza della presenza fisica
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Si può misurare la sofferenza?
Una crisi d’angoscia, la richiesta di un ricovero e la risposta – distratta – del sistema. Cosa significa valutare un sintomo? Cosa succede a una persona che soffre e sente di non essere presa sul serio?
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Le parole nello spazio tra me e te
Come fanno gli psicologi che tornano a casa a non essere sopraffatti e “appesantiti” dalle storie dei loro pazienti? Come fanno a dormire sereni dopo aver ascoltato storie di sofferenza e di fatica? La chiave è nella relazione, non fuori da essa