Da un recente episodio della cronaca politica una riflessione su quella che è una “intossicazione dell’anima”. A cui l’uomo reagisce con la paura di essere lasciato indietro e, spesso, col vittimismo
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La solitudine del punto interrogativo
Viviamo in una realtà che ad ogni momento, per qualsiasi cosa, ci impone di schierarci, di stare di qua o di là, come si dice ora “senza se e senza ma”. Ma cosa perdiamo in questa polarizzazione tra bianco o nero? Forse più di quello che immaginiamo
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Nell’avvicinarci alla follia guai ad avere certezze
Nella gestione di problemi psichici complessi un approccio rigorosamente scientifico può rivelarsi inadeguato
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Non ci si vergogna più di niente: solo l’anonimato è infame
Quello che conta è la notorietà: è diventato più vergognoso essere nessuno che essere derisi, amorali, stupidi