Un fotogramma da una scena del film “Il senso della vita” dei Monty Python in cui un rigido, serissimo professore di college inglese illustra l’atto sessuale a una classe di alunni un po’ perplessi mettendolo in pratica con estremo distacco e dovizia di istruzioni insieme a una collega.
Psiche

Il mistero di Eros

È veramente possibile una Educazione Sessuale? Certo, il rapporto sessuale può ridursi a pratica piacevole, priva di complicazioni, ma quando il sesso si nobilita nell’Eros diventa esperienza misteriosa e magica, che si sottrae a qualsiasi razionalizzazione.

Era il 1970. Mi ero appena sposato e partivo per il viaggio di nozze. Mia madre mi accompagnò fino alla scaletta dell’aereo e, al momento di salutarmi, mi sussurrò all’orecchio: «Dopo mangiato mai». Questa è stata la mia Educazione Sessuale.

Oggi, a distanza di tanti anni, quel ricordo mi fa ancora sorridere; tuttavia, mi chiedo, è veramente possibile educare alla sessualità? Certo, si possono e anzi si devono dare regole che insegnino il rispetto della persona del partner, ma come educare a qualcosa di così istintivo, imprevedibile, irrazionale?

Il sesso può essere rapporto gioiosamente spensierato o addirittura ridursi a semplice, anche se piacevole, esercizio ginnico, ma, se nobilitato nell’eros, si tinge di mistero e di passione.

Non a caso gli antichi raffiguravano il dio Eros come un fanciullo che scoccava le sue frecce colpendo a caso. Quale ragionevole motivo attribuire infatti alle leggi dell’attrazione? Perché proprio quella donna, tra tante, perché proprio quell’uomo, tra tanti, mi suscita emozione, turbamento, desiderio? «L’amour est un oiseau rebelle… est enfant de bohème, il n’a jamais connu de loi…», canta Carmen.

Misterioso l’accendersi della passione amorosa, misterioso il suo spegnersi. Eros è attesa, desiderio, proiezione fantastica, emozione, fascinazione. Promessa di vita e di futuro.

Accogliere eros significa acconsentire a lasciarsi travolgere da qualcosa di non controllabile e quindi potenzialmente pericoloso, ma che ci promette un’esperienza magica.

Magia che, per poter durare, necessita poi di immaginazione, creatività, determinazione nel reinventare il rapporto, perché, pur mutando nel tempo, mantenga vitali sentimenti ed emozioni.

Si tratta di una scelta impegnativa: comporta infatti accettare la sfida del tempo, il rischio della delusione, della perdita, dell’abbandono, del dolore. La scommessa può fare paura: allora meglio il sesso muscolare, senza complicazioni, un’esperienza che soddisfa la pulsione istintiva, scarica la tensione fisica, placa l’ansia, rilassa. Nella sua promessa di appagamento e di liberazione dal desiderio questo sesso appartiene al territorio di Thanatos: agisce infatti in senso contrario rispetto all’inquietudine, all’attesa nutrita di fantasie, al sogno, all’esplosione vitalistica di Eros.

Oggi, di fronte alla tendenza a razionalizzare ogni processo e a ricercare le cause biologiche dei comportamenti psichici, il mistero di Eros ancora resiste. Lasciamo che rimanga tale.

Psicologo e psicoterapeuta. Fondatore e responsabile scientifico di Fondazione Lighea Onlus.

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